Un buon esempio di quanto abbiamo appena spiegato è la gonna per l'uomo, che uno stilista come Jean Paul Gaultier già da vent'anni, con regolarità, propone al suo pubblico. Secondo lo stilista, che ha da poco presentato una linea di rossetti per lui, la mascolinità non risiede nell'abbigliamento bensì nella testa.
Anche sulle passerelle di vari stilisti inglesi abbiamo notato molte gonne per l'uomo, solitamente ispirate ai kilt scozzese. Forse sarà perchè l'Inghilterra è più vicina di noi alla Scozia, e per questo l'uomo in gonna fa forse meno clamore. Ma non soltanto gli inglesi hanno preso la libertà di inserire gonne e abiti lunghi nelle proprie collezioni. Anche sulle passerelle francesi abbiamo potuto ammirare uomini rigorosamente in gonna. Questa volta dunque la gonna non è rimasta un fenomeno limitato alle passerelle più bizzarre o a quelle inglesi, ma sembra aver finalmente conquistato mercati fino a questo momento un po' più conservatori.
Altri designer, tra cui alcuni italiani, che magari non osavano prendere l'iniziativa, una volta sentito il trend nell'aria hanno subito arricchito le proprie collezioni uomo con elementi presi a prestito dal guardaroba femminile come collane, orecchini e trecce nei capelli (ad esempio Valentino).
La gonna è un trend effimero o è destinata a durare?
Abbiamo a che fare con un capriccio degli stilisti o si tratta del primo segnale di un lento cambiamento nel concetto di virilità?
Difficile da prevedere. In ogni caso non ci aspettiamo che gli uomini si vestiranno con la gonna il prossimo inverno. Per il momento la gonna, per quanto trendy, rimarrà limitata a gruppi molto ristretti. Ma chi sa se a lungo termine la gonna diventerà nuovamente un indumento più comune? In fin dei conti l'abbigliamento maschile degli ultimi secoli tutto ha contemplato tranne che il rigoroso pantalone che adesso pare essere l'unica opzione per l'uomo...
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